SUNTO

Sunto non si compra ... si legge gratis - Dal 1976 l'informazione paliesca senza un briciolo di pubblicità

 

   

La lettera di Ritanna

Caro Sergio, in questo momento sono convinta che sia opportuno non rispondere ad altre domande. Sono concentrata ad ultimare la parte finale del libro e soprattutto a comporre la corretta sistemazione di documenti, attestati e foto che accompagnano tutti i capitoli, scritti di mio pugno. Sono sempre più convinta che scrivere un libro sul percorso più stupefacente della mia vita, sia un’esperienza da condividere. Ogni pagina che ho scritto è intrisa di emozioni, perché sono le emozioni di una città che fonda il suo sentimento paliesco su un sistema complicato e molto intrigante che può essere fonte di gioie ma anche di molti dispiaceri. Sistema che coinvolge la vita dei senesi a tutto tondo, non solo il Palio. Ho ricevuto in questi mesi molti messaggi di incoraggiamento, molta solidarietà e molti contributi preziosi, altresì mi sono stati riportati anche molti commenti da parte di chi crede di sapere e non sa niente, da parte di chi tenta di indovinare e non c’è nemmeno vicino e da parte di chi per sfuggire dalla realtà prova ad improvvisare qualche versione fantasiosa, arrampicandosi sugli specchi.

Altri invece mi danno la sensazione di nutrire una grande curiosità verso il libro e cercano di trovare le anticipazioni, altri ancora sono preoccupati per ciò che potrei svelare. Altri sono campioni di Fuffa, come si dice a Siena, e continuano a spettegolare senza sapere che cosa realmente scriverò. Intanto sono certa di aver raccontato una storia di Palio inedita e affascinante, perché nei meandri del Palio ci sono entrata, mio malgrado, grazie ad un uomo che ha potuto muovere i fili di tutte le marionette, dentro la Piazza e fuori dalla Piazza. Racconto storie molto accattivanti che non è detto che facciano male al Palio, come qualcuno si affretta a dire, ma che al contrario sono convinta saranno un toccasana per il sistema, perché alcuni sentieri tortuosi, dopo il libro, probabilmente non verranno più percorsi e la Festa non potrà che beneficiarne, per il prossimo futuro, a favore delle generazioni avvenire che meritano il meglio dalle contrade e dalla città che le include. Perché mai una persona come me, coinvolta a 360 gradi dal suo compagno per venti anni nelle cose di Palio, non può scrivere ciò che ha vissuto? A chi fa male un libro così? Perché dovrei tacere e dimenticare e non provare a far comprendere un mondo così coinvolgente a chi spesso ignora il dietro le quinte? Non sono una giustiziera, sono una donna che vuol riepilogare il suo passato, nella stesura di un manoscritto che ritengono interessante per tutti i senesi, per questo lo metterò a loro disposizione. Per chi vorrà capire e per chi avrà coraggio di guardare l’altra faccia della medaglia. Nessuno potrà negare che io sia stata co-artefice di tanti Palii e non per mia volontà, ma per volontà di Trecciolino che ha voluto il mio coinvolgimento in ogni momento della sua folgorante carriera. Le vittorie di Gigi portano la mia firma e lo sai anche tu Sergino, lo hai scritto tante e tante volte. Ho trattato spesso con i capitani di tutte le epoche, ore ed ore per convincermi a portare dalla loro parte Trecciolino, trattative, compensi, coinvolgimenti, manovre e tutto quello che serve per raggiungere la vittoria passava dalle mie mani, perché Gigi voleva così. Chi può smentirlo? Nessuno, te lo dico io. Chissà quante Tratte ho dovuto raddrizzare perché Gigi preso dalla foga finiva per fare pasticci. Ci sono dirigenti pronti a raccontare quante volte ha scelleratamente cambiato rotta all’ultimo momento, senza motivo, facendo incavolare, per non dire peggio, tanta gente. E io lì a rimediare!

La frase più ricorrente di Trecciolino era: “Mettiti d’accordo con Annarita”. E anche questo chi può smentirlo, è la verità. Ma la verità più importante l’ha detta Gigi ad un mio amico: “Con Annarita io dovevo solo allenarmi, al resto pensava tutto lei…”. Chi ha vissuto accanto a noi sa che è così, quindi il libro è stato composto con cognizione di causa e non per sentito dire, è un documento ricco e sostanzioso che sto per terminare. Mi sto dedicando in queste ore alla copertina, molto bella e con un gran titolo. Sergio, grazie per gli spazi che mi hai concesso fino a qui, ora è il momento di finire l’opera e di finirla col chiacchiericcio, andiamo alla sostanza! Quando sarò pronta sarai il primo a saperlo….ovviamente.

13 settembre 2021