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Basta un articolo sulle elezioni per insistere sulle restrizioni

E' bastato un quasi riassunto per le future elezioni contradaiole, che Lauretta è tornata spavaldamente a parlare di una visione: quella del 2022 con le restrizioni paliesche.

Correre nel 2022 in Piazza del Campo con qualsiasi tipo di restrizione sarebbe l'occasione che le autorità governative per spalancare le porte per le Fornaci.

Le attuali limitazioni, nascoste come "incolumità del pubblico presente in Piazza", sono state confezionate da due Sindaci (Valentini e De Mossi) e due onorandoni (gli attuali onorandini di Drago e Torre).

Con De Mossi, lanciato a stabilire che a marzo 2022 la pandemia sarà sparita dal mondo, è fortissimo il pericolo che, piano piano, le autorità governative confezionino, grazie anche alla prossima legge sulla tutela del cavalo, il trasferimento in un luogo adatto alla corsa dei cavalli.

Una visione, quella di De Mossi nel ritenere che lo Stato si accontenti di 8-9 mila persone in Piazza.

Se poi a queste visioni aderiscono anche i giornalisti locali, il quadro del patatrac si completa da solo.

Si tornerà a correre in Piazza solo quando il virus se ne sarà andato da solo; finché il numero dei contagiati e deceduti da virus richiama l'attenzione delle fonti di informazione nazionale, si può star certi che la visione di vedere nel 2022 il tufo sopra le lastre di Piazza sarà una semplice visione. De Mossi, ed i suoi numerosi seguaci, se ne facciano una ragione.

Così, semplicemente.

6 settembre 2021