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Quell'ordinanza che continua a mancare

A questo punto, con molte probabilità, bisognerà farcene una ragione: l'ordinanza dell'animalaia e legaiola Martini, firmata dai titolari del Ministero della Salute, è ormai cancellata dall'ordinamento legislativo nazionale.

La notizia può ritenersi un'ottima occasione per gli scimmiottamenti delle paludi fiorentine e degli yankee centristi, poiché la precedente del 10 agosto 2020, e pubblicata nella Gazzetta Ufficiale 222 del 7 settembre 2020, è scaduta il 31 agosto 2021.

Allo stato attuale, di conseguenza, non esistono termini legislativi per l'applicazione delle regole nei circuiti dove vengono impiegati gli equidi.

Il problema, però, assume, in mancanza dell'ordinanza, una connotazione molto più pericolosa, poiché si ha l'impressione, speriamo errata, che all'ordinanza subentri una nuova legge sugli equidi, che potrebbe basarsi sul vecchio studio dell'Istituto Zooprofilattico di Brescia allacciandosi alla legge sul "Cavallo atleta".

I pericoli per il Palio, che De Mossi non conosce, potrebbero risultare devastanti e superiori alla sospensione causa Covid.

5 settembre 2021