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Da pandemia a epidemia, aspettando il 31 dicembre

Le limitazioni per accedere in Piazza non vanno né pensate, né accettate. Si tornerà a calpestare il tufo solo quanto il virus se ne sarà andato da solo, oppure quando la pandemia scenderà a "semplice" epidemia come una normale influenza.

Ci vorrà tempo e dobbiamo aspettare nel 2023 la possibilità di tornare a calpestare nuovamente il tufo in Piazza.

In questa fase, al di là dei tentativi di De Mossi per aiutare le autorità governative a trasferire il Palio alle Fornaci, bisogna focalizzare le attenzioni su due tappe. La prima è la conversione in legge del decreto 105, il cui esame in Commissione riprenderà il 1 settembre. La seconda tappa riguarda la data del 31 dicembre, quando, almeno formalmente, cesserà lo stato di emergenza e dal 1 gennaio 2022 tutto tornerà come prima; non tornerà.

Capire cosa vorrà fare il Governo prima del 31 dicembre, con la speranza che i mesi ottobre e novembre consentano di parlare solo di influenza, è un punto nevralgico per il 2022.

Le successive disposizioni per il 2022 risulteranno fondamentali per comprendere cosa sarà possibile fare e cosa dovremo continuare a fare; ma per il Palio cominciamo ad analizzare la prospettiva 2023, nonostante le frasi populiste e ad effetto formulate da De Mossi.

19 agosto 2021