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Bloccare le limitazioni altrimenti ...

Il pericolo del Palio si chiama Luigi De Mossi. Con lui, i pericoli sono le sue idee paliesche e la ricerca gratuita delle limitazioni da porre in essere.

De Mossi, forse, non ha ancora compreso che se Siena, quindi lui, propone un certo tipo di limitazioni, "elaborate" per contenere la diffusione della pandemia, queste diventeranno permanenti per tutti gli anni futuri.

Chiedere con insistenza, e attraverso i propri discepoli, che l'ingresso in Piazza sia limitato a 8-9 mila persone significa che, una volta cancellata la pandemia, il limite resterà invariato per tutti gli anni successivi. C'è chi aspetta altro.

Occorre bloccare ogni tentativo di studi su limitazioni che riguardino il Palio, inteso, come ha detto lo stesso De Mossi, «... una festa di libertà e di popolo. Siamo consapevoli dell’emergenza sanitaria ma ritengo sia meglio non fare nulla che fare una cosa totalmente diversa dal Palio».

Appunto una cosa totalmente diversa dal Palio; per cui c'è da chiedersi il motivo di questa ossessionante ricerca nel mettere in piedi il Palio fantasma e solo per  fornire alle tre squalificate un'occasione dorata.

De Mossi non è autorizzato istituzionalmente a seguire la strade delle limitazioni. Il Regolamento per il Palio non gli permette assolutamente iniziative del genere e questo perché non ha voluto seguire i nostri consigli nel modificare l'art. 102. Di conseguenza De Mossi non può agire a suo arbitrio, inventandosi disposizioni, proponendo limitazioni frutto di artificiose filosofie quattrogiorniste.

Non si riesce a comprendere al riguardo il silenzio assoluto dei componenti il Consiglio Comunale, l'unica formula istituzionale che può garantire il bloccaggio di De Mossi, ormai proiettato a disintegrare veramente il tessuto delle "Persone di Contrada".

Una volta che da Siena vengono proposte limitazioni, si apre l'autostrada che porta alle Fornaci, come vogliono le autorità governative senesi.

19 agosto 2021