SUNTO

Sunto non si compra ... si legge gratis - Dal 1976 l'informazione paliesca senza un briciolo di pubblicità

 

   

Attenti a sfidare le istituzioni

Mentre De Mossi ha applaudito e l'onorandone se ne stava rigorosamente in silenzio e fermo al motto "decidere di non decidere", lunedì si è assistito ad una manifestazione spontanea, non ha assolutamente importanza la quantità dei partecipanti, del mondo contradaiolo contro le istituzioni governative.

Occorre molto molto preoccuparsi.

De Mossi e onorandone non sanno, perché non hanno mai saputo, che il Palio arrivato ai giorni attuali è sempre, proprio sempre, dipeso dalle disposizioni governative.

C'era il Granduca, c'erano i francesi, c'era il Re e poi la Repubblica ma, fino alla modifica della Legge sugli Enti Locali (Comune e Provincia) del 1991, per stendere la terra in Piazza, e cantare, era necessario ottenere il "PERMESSO" dalle autorità istituzionali del Governo, da Violante di Baviera a qualsiasi Prefetto o Questore. Solo dopo il 1991 il Sindaco del Comune di Siena ha autorizzato se stesso a poter disputare il Palio.

La storia bisogna conoscerla prima di assecondare contestazioni che, nel nome di una presunta storia, niente hanno di storia.

De Mossi e onorandone non sanno, perché non hanno mai saputo, che per modificare il Regolamento, nella successione di nuove regole, nell'800 era obbligatorio spedire a Firenze l'intero dossier ed in molte occasioni Siena, anzi il suo Palio, ha dovuto accettare le correzioni. Questa è storia.

Siamo abituati a sventolare il motto A Siena si fa come ci pare, ma mai nella storia Siena, ed il Palio, ha fatto come voleva fare e neppure quando aveva una potenza come Babbo Monte.

De Mossi e onorandone non sanno, perché non hanno mai saputo, che il Ministero della Guerra del Granducato interveniva anche per dare, e correggere, l'ok alle monture delle comparse delle Contrade.

Sfidare le istituzioni, quindi, è un boomerang colossale; primo perché non si va da nessuna parte; secondo perché sono loro, le istituzioni, a decidere, stabilire, controllare e verificare.

Se loro, le istituzioni sfidate da De Mossi e 17 onorandini, decidono che Piazza del Campo non potrà mai più essere utilizzata per corrervi, il Palio si trasferisce alle Fornaci, un impianto comunale. State tranbquilli che non sarà così difficile.

Quindi, perché questa sfida a chi deve decidere con un no o con un sì il futuro del Palio?

Il messaggio lanciato dalle istituzioni il giorno del Mangia è lì a testimoniare il grave pericolo che sta correndo il Palio; un pericolo che, al momento, individua 18 unici responsabili: De Mossi ed i 17 onorandini.

18 agosto 2021