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Felici che il Prefetto non sia caduto nella buacea

In sostanza possiamo ritenerci felici e contenti che il Prefetto non sia caduto nella buacea preparata da De Mossi ed i 17 onorandini.

Certo è impensabile che lo stesso Prefetto abbia seguito le nostre pagine, ma ci riesce facile constatare che, nella rigidità della normativa, mai il Prefetto abbia abbassato la guardia.

Le disposizioni sono precise, non sono mai state elaborate dalla Prefettura senese, erano perfettamente a conoscenza di De Mossi prima ancora che, con il suo seguito, salisse vicino al Duomo.

Certo, si dirà oggi, era scontato e semplice che non esistessero dubbi sul fatto che il Prefetto non cadesse nella buacea; ma non è così.

Alla vigilia dell'incontro le pressioni erano tali che si poteva anche pensare ad un "intervallo" nella decisione finale; ma da come ciondolava la coda di De Mossi si è capito che il Prefetto era stato semplicemente fermo ed anche perfetto.

Nell'aria si paventava anche di uno speciale studio che abbracciasse tutte le fasi che caratterizzano i cinque (non quattro) giorni palieschi con disposizioni, come la chiusura della Piazza per l'estrazione, che De Mossi, ed i 17 onorandini, avrebbero accolto a braccia aperte.

Al contrario nessuno studio in programma per venire incontro a De Mossi, ma solo la ferma osservanza di un decreto che avrebbe permesso l'ingresso, con posti preassegnati e seduti, in Piazza e come, del resto, è avvenuto nel recente concerto in Piazza della Chigiana con i soldi della Mucchina.

Perché allora non essere felici della decisa posizione del Prefetto, che non ha alcuna responsabilità sul fatto che De Mossi voleva a tutti i costi effettuare il Palio fantasma?

16 agosto 2021