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Pur di farlo anche con qualsiasi limitazione

Le limitazioni esistono in modo chiaro e assolutamente cristallino; se la Toscana resta in zona bianca Siena può far accedere nella sua Piazza 5.000 persone; se diventa gialla 2.500. Basterebbe questa semplice analisi per archiviare ogni velleità delle fantasie di De Mossi, sempreché lo stesso rimanga fedele al primitivo concetto dello scorso anno e che lo ha accompagnato nel 2021.

Il Palio con restrizioni e quant'altro non rappresenta una Festa di popolo; per di più se, come obbliga il decreto Draghi, gli spettatori devono restare seduti nei posti pre-assegnati.

La determinazione con cui De Mossi sta insistendo con i "compagni legaioli" di Roma, recenti i suoi contatti telefonici con il sottosegretario Molteni per addolcire il Prefetto, disegna un quadro preoccupante per il "benessere della Festa".

De Mossi, anche in considerazione della propria popolarità in vista delle elezioni alla Camera di ottobre, sta puntando tutte le sue ultimissime fiches per il 2023 su questo Palio fantasma, che insegue con i paraocchi ed è disposto a far abbassare il canape con qualsiasi tipo di scenario.

Ben vengano quindi tutte le limitazioni del caso; ben vengano le sedie girevoli in Piazza; i posti assegnati; la Piazza chiusa per l'estrazione e, insomma, tutto quanto è possibile immaginare racchiuso all'interno del decreto 105; pienamente d'accordo (De Mossi) purché venga trasformato il Palio fantasma in Palio in più.

Non è un problema di conoscenza, capacità, e conoscenza; a seconda da che parte uno si alza la mattina dal letto il mix è servito.

13 agosto 2021