SUNTO

Sunto non si compra ... si legge gratis - Dal 1976 l'informazione paliesca senza un briciolo di pubblicità

 

   

L'evento ancora non esiste: perché devono decidere Prefetto e Questore?

L'unicità nel mondo del Palio di Siena è dovuta al fatto che, prima nel mondo, Siena ha stabilito nella sua era preistorica precise regole che, di secolo in secolo, hanno caratterizzato questo "gioco" in un vero e proprio "prodotto editoriale".

L'esistenza del Palio a Siena, quindi nel mondo, è dovuta solo ad un fattore: l'organizzatore del "gioco" è la massima espressione amministrativa che nei secoli ha fatto sì che le regole venissero applicate.

Adesso ci troviamo di fronte all'ennesima forzatura di queste "regole", con De Mossi e l'onorandone, mano nella mano, a premere nei confronti del Prefetto per conoscere le disposizioni relative al contenimento del contagio.

Opportuno evidenziare come il decreto 105, che De Mossi e onorandone non hanno mai letto, permetta, nei confronti del precedente di fina aprile, una maggiore elasticità organizzativa per gli eventi all'aperto, ma assolutamente proibitivi per quanto riguarda la spontaneità di vivere il Palio a Siena.

 Premesso tutto ciò, appare opportuno segnalare a De Mossi o onorandone, in quanto sprovvisti della necessaria conoscenza, che è impossibile per Prefetto e istituzioni statali diramare precise disposizioni di sicurezza pubblica, per annientare il contagio dell'epidemia, mancando l'evento a cui fare preciso riferimento.

L'evento, cioè il Palio in più, ha una precisa conformazione attraverso le "regole del gioco". Prima di tutto deve arrivare sul tavolo del Sindaco (e non certo di un semplice Assessore come avvenne per ottobre 2018) la richiesta per effettuare il Palio in più. Ad avanzare la richiesta può essere lo stesso Sindaco, la Giunta o, guarda un po' il caso, la Confraternita degli onorandini.

Questo è il primo passo; il secondo è il pronunciamento della Giunta. Poi l'onorandone deve scaricare l'invito alle 14 aseemblee. Dopodiché, se si arriva a quota 10 (oltre alla Torre adesso anche il Valdimontone dovrà dire di sì), il dossier passa in mano al Consiglio comunale, cui spetta la decisione sulla data o la ratifica della stessa come avvenne nel 2018.

E qui si conclude l'iter delle regole sul Palio in più. Solo a questo punto può intervenire il Prefetto che, comunque, non potrà ricopiare il nostro Protocollo.

9 luglio 2021