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I dati di ieri della diffusione dei contagi propongono interessanti angolazioni in attesa delle decisioni del Consiglio dei Ministri della tarda serata. Basterebbe focalizzare l'attenzione sui dati dei nuovi contagiati di lunedì (2072) con quelli di ieri (4259); praticamente in due giorni i contagi sono raddoppiati. Occorrerà vedere se questo allarme porterà ad inasprire le misure di contenimento nel nuovo decreto legge.

Ieri, attorno alle 19, l'agenzia Adnkronos ha battuto questo interessamento riassunto in previsioni di ciò che ci attende oggi: «Alle 19 di sera non c'è ancora alcuna convocazione, sia della cabina di regia che del Consiglio dei ministri. Entrambi erano attesi per oggi, poi, nella serata di ieri, slittati a domani. E nella conferenza Stato-Regioni di oggi il tema pandemia -con tutto ciò che ne deriva in termini di nuovi parametri per definire i colori delle Regioni, green pass, proroga dello stato di emergenza- è stato stralciato: verrà affrontato sì, ma soltanto domani. Ad allungare i tempi il 'muro' delle Regioni, nonché le fibrillazioni interne alle forze di maggioranza. Con i malumori che, soprattutto sulla proroga a lungo termine dello stato di emergenza e sul green pass, animano la Lega, con il leader Matteo Salvini che si schiera al fianco dei governatori: "non si può limitare la vita a 30 milioni di italiani". Le Regioni chiedono che i parametri per decretare il passaggio dalla zona bianca a gialla, con tutte le limitazioni del caso, prevedano il 30% dei posti letto occupati negli ospedali e il 20% nelle terapie intensive. Ma soprattutto chiedono che in zona bianca il green pass si applichi solo ai grandi eventi sportivi e di spettacolo, discoteche, fiere e congressi. In sintesi, ricorrere al certificato verde per permettere la ripresa di attività fino ad oggi non consentite. Ma il governo -con il premier Mario Draghi in testa ed eccezione fatta per la Lega esige di più per fermare la corsa del virus, che complice la variante Delta è tornato a far paura. Distinguendo le attività su tre livelli: i servizi essenziali che non richiedono green pass, quelli che ne prevedono una versione 'light' -dunque una sola dose con una data già fissata e ravvicinata per la seconda- e infine l'elenco delle attività per cui il certificato verde dovrà attestare la vaccinazione completa».

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