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Come si fa a pensare al Palio in più senza guardare la quotidianità?

Sarà interessante leggere sulle colonne de La Nazione di oggi cosa abbiano deciso i capitanini (d'accordo con i fantini) riguardo i suggerimenti che verranno filtrati anche a Draghi dall'onorandone, ma al momento c'è solo da porsi una domanda: l'andamento della situazione della pandemia è seguita nel quotidiano dai 17+17, oltre ovviamente a De Mossi?

La risposta è semplice: no. No perché ieri è stata una giornata molto molto preoccupante, al di là della risalita dei contagiati (1534 contro gli 888 di lunedì).

Sono state infatti le dichiarazioni, raccolte qui nell'intera mattina, che non solo prospettano al 31 ottobre la proroga dello stato di emergenza, quanto la previsione dei calcoli matematici a fine agosto.

Dal Cts, il professore Sergio Abrignani è stato cristallino: «i casi di contagio continueranno a crescere, e a fine agosto potrebbero superare quota 30mila al giorno». Di fronte a dichiarazioni del genere c'è da chiedersi se non sia meglio che De Mossi smetta di inventarsi strategie complicate per continuare nel progetto dell'illusione contradaiola.

Ci sarà poi da attendere, tra due settimane, il conteggio dei contagiati dovuto alle legittime gioie italiche collegate con la vittoria londinese; forse sarà questo il ko decisivo per il prolungamento dello stato di emergenza.

Un prolungamento che è da definirsi automatico proprio in considerazione dell'attuale situazione che appare sotto controllo, con la speranza che come dichiara sempre Sergio Abrignani nel «Regno Unito hanno declassato la pandemia ad influenza e dal 19 luglio riaprono, si accetta di avere un morto ogni 1000 infettati, per l’influenza non si è mai chiuso un Paese».

Allora c'è da chiedersi in attesa del Dpcm, o di un dl, perché si debba continuare a pensare che sia possibile mettere il tufo sopra le lastre di Piazza.

14 luglio 2021