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L'intuizione di Piccini sul Regolamento per noi è da cartellino amaranto

Cerchiamo subito di chiarire un passaggio determinante: l'idea di Piccini sull'art. 2 è da ritenersi "geniale" perché tende a scorporare completamente l'intersecazione esistente al momento tra gli ordinari e gli straordinari.

Al contempo è da cartellino amaranto per tutta una serie di motivazioni che segue.

Piccini ha scritto: «È una proposta che mi sento di affidare alla discussione e che ho già accennato al Sindaco». Il fatto che De Mossi sia stato investito di questa "geniale idea" di Piccini è, per quest'ultimo, motivo di annullamento. Figuriamoci se De Mossi possa dare ragione a Piccini su un argomento delicato qual'è il Regolamento del Palio. Ma figuriamoci! Che tipo di film abbia pensato di interpretare Piccini nell'investire De Mossi di una genialità del genere è ancora da scoprire. Primo cartellino amaranto.

Il secondo cartellino amaranto è nella tempistica dell'intervento. De Mossi sta spingendo il mondo dei Contrade (e domani ne avremo l'assoluta certezza) perché, pur con le numerose limitazioni proposte dal Prefetto ed in attesa della proroga dello stato di emergenza, lo stesso De Mossi sta cercando in tutti i modi di aiutare le tre squalificate a vanificare, con un'estrazione positiva, la sanzione ricevuta. Adesso Piccini, addirittura e sempre con tre squalifiche in essere, vuole depennare il passaggio del voto delle Contrade, ammettendo anche chi, attualmente, non può esercitare questo "diritto di voto".

Il terzo cartellino riguarda il come contrastare una valanga umana, e non, sulle critiche e le polemiche che si alzerebbero nel caso in cui una squalificata si ritrovasse vincitrice del Palio in più: Da dove iniziare?

Quarto cartellino amaranto alzato di fronte a Piccini riguarda la filosofia applicativa della modifica. L'applicazione dell'art. 2 per correre un Palio in più non è legata ad avvenimenti straordinari ed altre bla-bla del genere; ma fonda la sua essenza solo sul motto tipico "A Siena si fa come ci pare". Ed è in virtù di questo principio che esistono i voti delle assemblee, calcolati solo sulla possibilità di dare o non dare a qualsiasi Contrada la possibilità del Palio in più; perché l'essenza dell'art. 2 è solo questa: si vota sì per avere una possibilità in più di correre; si vota no perché non si vuole dare la possibilità all'avversaria di correre ed avere quindi la possibilità di vincere. Piccini, nel dibattito che emergerà, dovrà frantumare questa filosofia contradaiola del "sì" o del "no". Noi non lo aiuteremo.

Comunque, la "genialità" e l'intuizione di Piccini sono da evidenziare nella concretezza; e poiché alla storia del Palio gli episodi meritano di passarci con il nome del "babbo", se Piccini vedrà modificato dalla prossima amministrazione di Siena l'art. 2 il merito sarà solo suo.

Va, per concludere, sottolineato che la modifica regolamentare è troppo semplice e facile dall'essere minuziosamente vivisezionata ... dalla prossima amministrazione che entrerà in Palazzo nel giugno 2023.

Perché, figuriamoci se De Mossi vorrà seguire la "genialità" di Piccini!

12 luglio 2021