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Quanti errori di De Mossi e quanti ne farà ancora

Di passaggi smarcanti ne ha avuti quanti ne voleva, ad iniziare dall'interrogazione di Griccioli, ma non li ha mai saputi gestire, né di destro, né di sinistro. Errori clamorosi commessi, che, purtroppo, non sono finiti.

La cronologia dell'ultimo periodo mette in evidenza alla luce del sole una sterminata volontà di ignorare le più elementari regole del gioco infinito (art. 1), fino a tornare al punto di partenza con l'esaltazione, nella concretezza, del suggerimento avuto dal gruppo Per Siena un mese fa.

Se gli errori vanno in archivio, con calma però, è importante tenere alta l'attenzione perché non si commettano altri banali errori dovuti allo studio della filosofia del quattrogiornista.

Questo mese di luglio è determinante perché vedremo, a fine mese, se Draghi prolungherà lo stato di emergenza oppure decreterà il "via libera" a tutto e tutti. E nell'attesa De Mossi, per non scivolare ulteriormente verso il baratro organizzativo, dovrebbe cessare di passare le veline ai suoi discepoli che continuano a pubblicare fantasticherie sul Palio in più.

Se continuano le illusioni nei confronti del mondo contradaiolo, De Mossi dimostra, ancora una volta, di non essere in perfetta sintonia con quello che quotidianamente dichiara sulla cosiddetta "festa di popolo e senza limitazioni".

2 luglio 2021