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Le stesse identiche situazioni sanitarie di un mese fa

Demoralizzato e senza concrete parole, De Mossi ha biascicato un po' di frasi scontate e riscontate per illustrare la proposta di delibera atta ad annullare anche il Palio di agosto.

Non una decisione sofferta, come vorrebbe far passare, ma una decisione che doveva essere presa un mese fa assieme alla decisione dello stop di Provenzano.

Ma in quell'occasione, il 31 maggio, De Mossi non poteva dare ragione a Pierluigi Piccini, per cui per un mese intero si è andati  dietro a rincorrere fantomatici dati che potessero alleggerire la situazione pandemica.

In verità ad oggi la situazione, nei confronti del 31 maggio, è nettamente migliore specialmente in Toscana e a Siena. Un mese fa si era in zona gialla; oggi siamo bianchi. Un mese fa i ricoverati alle Scotte erano 39 (9 in intensiva); ieri i ricoverati 12, di cui 4 in intensiva.

Allora ci chiediamo, ancora, cos'è cambiato tra il 31 maggio ed il 30 giugno? Assolutamente niente; anzi oggi andiamo nettamente meglio.

Allora, ancora, ci chiediamo: perché De Mossi ha voluto ed ha ottenuto il mandato per annullare agosto e poi, mestamente, si è posto, ieri, nelle meste condizioni di chi si trova in aperta confusione?

L'immagine del Palio è stata disintegrata perché in Palazzo De Mossi non ha saputo mai gestire la situazione e perché ha sempre pensato ad illudere i quattrogiornisti.

Una lezione paliesca che difficilmente De Mossi capirà e comprenderà.

Così, semplicemente.

1 luglio 2021