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Il sogno di De Mossi di offrire l'occasione dorata per le squalificate

Gli onorandini ed i capitanini si agitano quando vengono intervistati ed in questo periodo di piagnistei infiniti i loro occhioni si illuminano solo al pensiero dello straordinario.

Onorandini e capitanini, come De Mossi e delcollo, non conoscono il Regolamento del Palio e non sanno che se un "gioco" funziona lo si deve solo al fatto che questo "gioco" ha precise regole.

In altre pagine della giornata odierna riproponiamo ancora i motivi legati al Regolamento che delcollo e De Mossi stanno volontariamente violando; ma in questa pagina preferiamo analizzare il disegno-sogno dello stesso De Mossi.

Come è noto a tutti un eventuale Palio in più, fermo restando che il prossimo dpcm di Draghi non allunghi alla fine dell'anno o giù di lì lo stato di emergenza, potrà arrivare nell'aula del Consiglio comunale solo se 10 delle 14 Contrade interpellate dalla confraternita delle processioni pronunceranno il fatidico "sì".

A questo punto, cioè con il sì anche del Consiglio comunale, scattano i diritti di tutte e 17 di poter partecipare all'estrazione. Attenzione: abbiamo scritto "diritti" perché le squalificate, oppure le Contrade che inn un primo tempo avevano detto no, hanno diritto di partecipare all'estrazione.

Ed è proprio su questo diritto che De Mossi sta disegnando il suo sogno, quello cioè di permettere alle tre squalificate di ottenere un bonus dalla dea bendata per cancellare le sanzioni ricevute.

Un sogno dorato per recuperare terreno all'interno dell'intero ambiente paliesco dopo i recenti e disastrosi tentativi di falsificare le regole del gioco.

Sarà Draghi a spengere definitivamente anche questa ennesima fiammella che De Mossi si è acceso da solo?

29 giugno 2021