SUNTO

Sunto non si compra ... si legge gratis - Dal 1976 l'informazione paliesca senza un briciolo di pubblicità

 

   

Quale la differenza tra il 31 maggio ed il 30 giugno?

Il titolo meriterebbe una risposta che noi non riusciamo a dare, pur sforzandoci attraverso i documenti ufficiali e le varie ipotesi. La differenza sanitaria del 31 maggio era decisamente peggiore di quella attuale; basta confrontare queste due schermate del Ministero della salute per rendersi conto di ciò che andfremo a descrivere:

Al 31 maggio Al 27 giugno

I numeri non sono opinioni per cui in Italia attualmente la situazione è nettamente migliorata rispetto ad un mese prima. Lasciamo stare le solite ripetizioni sull'attenzione al virus e via dicendo, poiché non interessa questo articolo.

Visto che il 31 maggio la situazione era peggiore di quella odierna, ci chiediamo il motivo per cui, anziché seguire le indicazioni del gruppo consiliare Per Siena che chiedeva "semplicemente" l'annullamento di entrambi gli ordinari, oggi De Mossi torni mestamente in Consiglio comunale a fare ciò che un mese fa chiedeva il gruppo consiliare più votato nel giugno 2018 per proporre l'annullamento di agosto.

Queste grandi manovre di pura politica partitica applicata al Palio hanno avuto l'effetto boomerang su De Mossi e l'intera maggioranza che ancora lo sostiene. E' molto facile riproporre, attraverso i nostri archivi, ciò che De Mossi diceva il 28 maggio, quando presentò ed illustrò al Consiglio l'incredibile idea (partorita con onorandini e capitanini) dicendo testualmente:

Tre giorni dopo, Piccini, a nome del gruppo Per Siena, non ritirò l'emendamento (presentato proprio il 28 maggio) che prescriveva l'annullamento di ogni palio ordinario, e non certo lo spostamento, su un articolo inventato da De Mossi, degli stessi.

L'emendamento venne bocciato con espressioni di natura politico-partitica dalla maggioranza con questo esito:

Ed ora? Ora De Mossi torna in Consiglio comunale, declinando la possibilità che gli era stata votata all'unanimità, anche da Piccini:

per dare completa ragione a Piccini che, sempre il 31 maggio, dichiarava:

Si torna cioè all'inizio di tutta la vicenda; con la certezza che il 31 maggio si è bocciato l'emendamento di Per Siena per puro e semplice calcolo partitico e che domani, mentre Per Siena gongolerà, anche Fratelli d'Italia, che avevano vinto su De Mossi con l'annullamento di Provenzano, escono ridimensionati proprio perché hanno sostenuto nella votazione la libnea di De Mossi.

Il fatto poi, come sopra evidenziato, per Piccini l'annullamento di agosto dovesse tornare in Consiglio comunale, contro il parere di De Mossi e Falorni, è l'ennesima fritttata di questa cenciata "made in De Mossi".

Allora ci chiediamo, senza fare gratuita ironia, cosa sia cambiato tra il 31 maggio e il 30 giugno. E' cambiato che De Mossi, nella sua totale confusione, non ha saputo scegliere il comportamento da tenere e, soprattutto, ha voluto scaricare la responsabilità dell'annullamento di agosto al Consiglio comunale per poter così sostenere che lui (De Mossi) il Palio lo voleva far correre ma che gli altri (i consiglieri) non hanno voluto.

Al contrario, se avesse seguito i suggerimenti di Sunto sarebbe uscito alla grande da una situazione nella quale si è cacciato da solo, grazie al quotidiano scambio di vedute con delcollo.

Ecco perché lo scimmiottamento del Palio di Siena è sbarcato in Piazza del Campo.

29 giugno 2021