SUNTO

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L'abuso di un titoletto che il consorzietto non può avere

Non ci si può svegliare dalla mattina alla sera e dichiarare nel proprio statuto che si "Tutela il Palio di Siena". Anche Sunto, attraverso la Fondazione Sunto che nascerà nella prossima settimana, ha inserito nel suo Statuto la difesa e la tutela del Palio di Siena, oltre al rispetto del Regolamento per il Palio di Siena.

Con la Fondazione Sunto potremo agire nelle sedi giurisprudenziali proprio perché tuteliamo il Palio ed il suo Regolamento. Vedremo nelle sedi opportune ciò che accadrà.

Il consorzietto da ben 40 anni, e senza la partecipazione del più alto gradino che dà vita al Palio (il Comune), si è impadronito di un'etichetta "Tutela del Palio di Siena" che non gli appartiene giuridicamente e storicamente.

Il Palio appartiene alla città di Siena, quindi alla sua più alta espressione collettiva: il Comune.

Adesso che, con la Fondazione Sunto, ci saranno ben due enti di salvaguardia formale del Palio, vogliamo vedere un po' come si comporterà giuridicamente Palazzo.

L'unico aspetto di tutela che il consorzietto può gestire è quello della salvaguardia commerciale dei colori ed emblemi delle 17 Contrade. Poi, anche grazie a De Mossi, è titolare delle immagini del Palio, ma nella tutela delle immagini in occasione della passeggiata delle patacche, all'interno di Piazza, è perdente.

La Fondazione Sunto avrà come scopo statutario anche questo aspetto avendo la presunzione di essere anche una casa editrice.

23 giugno 2021