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Eccoci di nuovo a svelare i contenuti del libro di Ritanna

Ci scusiamo per il lungo silenzio che è doveroso in un momento di dolore. Nei fogli sul periodo dorato di successi, strategie, espedienti e quant'altro, ci sono tantissime ispirazioni.

Ritanna, assieme al Gigettosuo, continua a farci riempire le pagine dell'agenda, in un crescendo di puntualizzazioni, da cui attingere senza alcun ripensamento. Tutto sta filando per la giusta angolazione e recupereremo il tempo perduto.

Insomma, da quello che emerge, ci si trova di fronte ad una perfezione assoluta di passaggi, abbozzati nella mente delle persone, e ora emersi con dovizia di particolari.

Ritanna, qual è il sogno che non si è avverato?

“Uno dei miei sogni infranti riguarda Enrico. A lui, come già detto,  dedicherò un capitolo più avanti. Poi ho molti sogni infranti, da Gigi, soprattutto perché il finale della storia l’ha voluto lui. Racconterò dei miei sogni, dei suoi, dei nostri. Per esempio uno dei sogni che non si è avverato riguarda il progetto che insieme abbiamo ideato per la struttura di Valiano che doveva diventare Charme&Adventure, mostrerò anche i documenti”.

Inizia così un nuovo incontro con Ritanna, pronta a farci vedere, ed osservare, il canovaccio di un libro che lascerà il segno. E spiegherà lo sviluppo tecnico di un  periodo del fantino, dominatore assoluto.

Qual era il ruolo reale di Ritanna nella gestione del Palii di Gigittosuo?

«Lui aveva sempre il piano B ed ero io a gestire quello. Quando aspettavamo l'assegnazione ed il risultato non era quello che desiderava, toccava a me mettere in atto questo piano. Il mio intervento era quindi decisivo per mettere tutte le pedine al loro posto».

Come preparava il Palio d’inverno?

«C'erano un certo numero di contrade che lavoravano insieme e che allegramente venivano definite “La Cupola” (nella mia agenda conservo le date degli incontri e i contenuti). A Valiano in inverno si stabiliva chi doveva vincere e chi doveva rivestire altri ruoli strategici della corsa. La Cupola disegnava, io dovevo rendere queste righe simmetriche, Gigi pensava solo ad allenarsi e io a tessere i rapporti e le strategie per fare in modo che si avverassero».

E quando si parlava di compensi?

«In quei momenti mi assentavo per mia volontà. Guarda, tutto si realizzava con estrema semplicità e ogni dirigente aveva il proprio ruolo in questo gruppo. E i compensi venivano distribuiti con oculatezza all’interno di precise dinamiche fra contrade e fantini”.

Andiamo avanti, raccontaci qualche altra chicca del libro.

“Guarda questa foto. Riconosci questo cavallo? Ti ricordi quello che è successo sul tufo? Ecco, ci sarà un capitolo per spiegare un clamoroso Palio buttato via. Non riuscivo a capire, ma non ero la sola. Dopo ho capito tutto e molto bene”.

Molto interessante, continua…

“Racconterò anche di quando, a notte fonda, arrivò a casa nostra un veterinario per prendere ciò che Gigi ed Enrico gli avevano indicato. E tutto finì con il nerbo alzato. Chi lo ha vissuto, sa perfettamente quale sarà il mio racconto. Guarda questa pagina, guarda la data di riferimento; guarda questi numeri…Ti sorprendi? Per ora non posso farti vedere il resto, ho indicazioni precise da parte di chi mi segue in questa avventura di prendere tempo».

Quando ci rivedremo per andare avanti nel racconto?

La prossima volta ti racconterò chi “regola” il meccanismo, secondo cui si può promettere ad un uomo-fantino un futuro sereno, senza problemi economici. Ci troveremo quando questa infinità di appunti, di brogliacci che saltellano da un capitolo all'altro avranno una certa coesione nella logica del racconto; con tanta documentazione che, una volta vista, resterà pronta solo per essere esibita"

7 giugno 2021