SUNTO

Sunto non si compra ... si legge gratis - Dal 1976 l'informazione paliesca senza un briciolo di pubblicità

 

   

Ora c'è anche Barzanti

Ieri sulle colonne della sezione guelfa del Corriere della Sera Roberto Barzanti è intervenuto sulle vicende relative alle decisioni assunte dal Consiglio comunale di lunedì 31.

Dopo avere, anche lui, bocciato il tentativo demossiano di violentare il Regolamento; Barzanti si è fatto intenerire il cuore dalla situazione andando ad arricchire il plotone di chi, con la lacrimuccia sul volto, vuole vedere tornare il tufo in Piazza.

Lo fa andando contro quelle regole che anche lui ha contribuito a scrivere e rispettare sostenendo l'assoluta necessità, quasi un obbligo, di effettuare un Palio in più, anche se, come dice Barzanti, seguendo "le procedure stabilite per verificare se si avrà il consenso di almeno dieci Contrade".

Il Palio in più è al centro dell'articolo di Barzanti, legittimo quanto si vuole, anche se lo stesso Barzanti non tiene conto della situazione derivata dalle disposizioni del Governo.

Al di là di tutte le forzature possibili ed immaginabili, c'è, comunque, un passaggio di Barzanti che va completamente bocciato e che, nella sua formulazione, è aberrante che sia frutto di un personaggio come lui.

Testualmente Barzanti scrive: «Per un Palio straordinario non sarebbe blasfemo tener conto della sua straordinarietà e non introiettarvi l'esecuzione delle punizioni pur giustamente deliberate per gli ordinari. Tre Contrade (Oca, Tartuca, Nicchio) devono scontarle e probabilmente è questo uno dei fattori che complica le cose. Il regolamento non permette improvvisare deroghe: oggi è augurabile fare uno sforzo per superare sospetti e egoismi».

Vogliamoci tutti bene perché c'è il virus non è un segno distintivo di cosa sia il Palio, e di come in più di un'occasione Barzanti lo ha descritto.

Quel rito sopra e sotto il tufo esiste perché c'è uno specifico regolamento a dettarne i tempi di esecuzione. Pur essendo prevista una punizione per chi aiuta una Contrada a vincere, piuttosto che un'altra, non è mai esistita alcuna sanzione al riguardo.

Il vogliamoci bene non appartiene né al Palio, né alla città; con o senza il Palio in più.

3 giugno 2021