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Le carenze di De Mossi sul Regolamento del Palio

E' un solco profondo quello che divide De Mossi dal Regolamento del Palio. Lo si è appreso leggendo venerdì e sabato i resoconti apparsi sulle colonne del Corriere di Siena.

A quanto avrebbe dichiarato De Mossi, ad una non bene identificata emittente inglese, si aspetterà fino al 31 maggio prima di assumere una decisione finale.

De Mossi non conosce il Regolamento del Palio. Non è a conoscenza, infatti, che la partecipazione a qualsiasi Palio da parte delle Contrade è solo volontaria e che, per Regolamento (art. 6, co. 2), una Contrada può rinunciare alla partecipazione 10 giorni prima della fissazione dell'estrazione.

L'estrazione di Provenzano è fissata ("di regola nel pomeriggio di un giorno festivo", co. 1 dell'art. 20)  per il 30 maggio, quindi i "giochi", per quanto detto in precedenza, si completano il 20 maggio, giorno in cui, e sempre per quanto previsto dal co. 2 dell'art. 20, viene "dato avviso al pubblico".

E' vero, come abbiamo recentemente evidenziato, che De Mossi può ricorrere come data estrema per l'estrazione al 12 giugno e rientrare quindi nell'immaginaria data del 31 maggio, ma per questo passaggio, che non necessita del parere del Consiglio comunale, deve affrettarsi nella comunicazione.

Ci sono da considerare, inoltre, altre angolazioni tra cui quella fondamentale che non può essere né De Mossi, né onorandini, né capitanini ad annullare lo svolgimento del Palio.

Il compito spetta o al Prefetto, o al Consiglio comunale; non esistono altre alternative.

25 aprile 2021