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De Mossi vuole fare un Palio ad ottobre, ma per annullare gli ordinari deve passare solo dal Consiglio comunale

La volontà di far mettere la terra in Piazza in questo 2020 è concretamente radicata nelle decisioni di De Mossi, che sta pensando al Palio in più ad ottobre confidando, come è già avvenuto nel 2018, nella stagione perfetta per il tufo in Piazza.

I tempi di attuazione del Palio in più, che servirebbe allo stesso De Mossi per fare le paci con Nicchio, Oca e Tartuca permettendo loro una ghiotta occasione per annullare le squalifiche, sono ampiamente abbondanti e l'intensificazione delle corse del Fallimentone 2021 per tutto il mese di giugno, luglio ed agosto è più che fattibile specialmente se in piena estate si galoppasse tra le 5,30 e le 7 del mattino.

Al momento, e fino ad agosto inoltrato, non esistono  problemi per effettuazione del Palio in più, per cui De Mossi deve solo focalizzarsi sull'annullamento dei Palii ordinari, un passaggio, questo, che non dipende né dagli onorandini, né dai capitanini, né dai componenti la Giunta.

Sarà il Consiglio comunale, quale consesso delle volontà elettorali della città ad annullare la Festa della città; senza proclami di fronte ai vari microfoni.

I tempi per procedere scadono, per regolamento, il 12 giugno, ultimo giorno utile per effettuare l'estrazione di Provenzano; una data che De Mossi deve tenere sempre presente.

Se poi il Prefetto per il Palio in più alza cartellino rosso di fronte all'intero mondo contradaiolo ... pazienza. De Mossi ha fatto di tutto per stendere il tufo in Piazza e se l'evento non si è compiuto le responsabilità vanno ricercate nei rappresentanti dello Stato italiano.

Così, proprio semplicemente.

15 aprile 2021