SUNTO

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Non sapere cosa fare: che bello!

Anche ieri Palazzo ha chiuso tutti i corridoi che potevano portare verso un'uscita organizzativa del Fallimentone. Non esistono all'orizzonte soluzioni sul da farsi perché, semplicemente, Palazzo non sa assolutamente cosa fare.

Eppure, finché De Mossi seguiva nelle sue prima fasi da Sindaco le "idee Sunto", gli equilibri si muovevano verso un giusto indirizzo; adesso, che De Mossi si è messo nelle mani di del collo la situazione sta precipitando verso un nuovo girone dantesco: la sciatteria.

Nel frattempo emerge sempre più il disorientamento di cavallai e fantini, che non intravedono soluzioni a breve e che attendono, dopo aver confezionato un'assicurazione obbligatoria con assurde disposizioni di Palazzo, se un considerevole patrimonio equino per il 2022 (o 2023?) potrebbe o meno servire per lasciare le impronte sul Campo.

Ignorare questi segnali significa alimentare una frattura, non insanabile ma certamente non favorevole a migliorare le attenzioni che Palazzo riserva alla componente equina.

Eppure, le soluzioni (leggi "idee Sunto") rappresentano un semplice passaporto per attendere tutti insieme la ripresa del Fallimentone. De Mossi deve convocare i 17 capitanini, e non solo la loro rappresentanza, per studiare assieme una nuova articolazione del Fallimentone e l'uso agonistico che si deve impostare nei cavalli di 4 anni ed in quelli completamente debuttanti di 5 anni.

Poi, sempre De Mossi, deve al più presto emettere un'ordinanza che congeli le date ed attendere i segnali, non prima del 20 aprile, che potrebbero alleggerire un po' la tensione sulle Scotte, seguendo, nel particolare, l'intervista rilasciata dal Professor Montomoli a La Gazzetta.

L'intensificazione delle corse a Mociano e Monticiano non costituiscono un problema, perché nel giro di una settimana, alternando le due piste, è possibile, con al massimo 3-4 batterie, sviluppare l'intera fase organizzativa perché è assolutamente necessario che i cavalli vengano impegnati con precisi obiettivi, anche se Piazza resterà chiusa per loro e per tutti.

E' necessario capire che Palazzo, e De Mossi in particolare, non può continuare a non sapere cosa fare.

8 aprile 2021