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Massima attenzione solo ai 4 e 5 anni

Nonostante De Mossi attenda (non si sa cosa) l'evolversi della situazione (in netto peggioramento) per decidere se annullare anche per il 2021 gli ordinari (ma la decisione non gli compete in assoluto), l'attività del Fallimentone, indispensabile per il patrimonio equino del Palio, inizia a muovere i primi passi.

La Nazione ha stabilito, perché ha ricevuto la velina dall'ufficietto, che gli annusi si svolgeranno il 10 e 11 aprile; c'è quindi ancora tempo per maturare sia un nuovo calendario di trotterelli e corsette, sia un impegno diretto delle Contrade per "ingrossare" il monte premi agonistico.

L'obiettivo principale, contrariamente alle fasi organizzative finora osservate, deve essere quello di non mandare al macero quel gruppo considerevole di cavalli nati nel triennio 2015-2017 e che saranno punto di riferimento quando (nel 2023?) si riprenderà a stendere il tufo in Piazza.

Ci sono 31 cavalli nati nel 2015, 39 nel 2016 e 21 nel 2017; di questi ben 61 al debutto in assoluto nel Fallimentone.

E' un gruppo considerevole che va valorizzato, va visto, va "provato". Non ha senso, infatti, che i cavalli esperti trotterellino a Mociano, poiché le indicazioni ed osservazioni saranno sempre le stesse.

Al contrario, ha senso che Mociano sia esclusivamente riservato ai cavalli che devono dimostrare di poter aspirare al tufo e Monticiano svolgere il ruolo di trampolino di lancio.

Deve essere ricostruita tutta la filosofia di addestramento e di partecipazione alle corse perché con i copia-incolla non si va da nessuna parte.

E mentre De Mossi aspetta l'ultimo minuto per annullare gli ordinari, può, se non troppo di disturbo, pensare anche al considerevole patrimonio equino che si va a costruire in vista del 2023 (o 2022).

8 marzo 2021