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La sonnolenza di De Mossi

Anche la passata settimana ha registrato la nascita di un'altra grana gestionale per De Mossi, con i sindacati dei giornalisti in aperto contrasto con le scelte di Palazzo. Un ulteriore problema nella già fitta agenda di De Mossi che, processi a parte, deve scrollasi di dosso la sonnolenza paliesca che sembvra ormai avvolgerlo.

Il problema dell'annullamento di ogni attività paliesca 2021 non si risolve aspettando l'ultimo miglio; ma si tratta di un problema che deve essere affrontato senza indugi soprattutto in una situazione pandemica che accelera e non diminuisce.

Non c'è da sperare in alcun miracolo ed è sempre più decisiva una decisione che riguarda l'annullamento dei Palii 2021. ormai inevitabile a causa del distanziamento sociale che ci accompagnerà anche oltre la primavera 2022.

Continuare ad ignorare il problema, alimentando speranze impossibili, significa una mancanza di rispetto nei confronti dell'intera cittadinanza perché Siena, a differenza degli altri scimmiottamenti d'Italia, ha una precisa storia scandita nei secoli e non può permettersi il lusso di una gestione improvvisata alla quattrogiornista.

Il Palio in più, che serve solo alle tre squalificate per scontare la sanzione, non può essere disputato prima dello svolgimento degli ordinari, che, a differenza di quanto De Mossi sviluppò arbitrariamente nel 2020, non possono essere spostati. A meno che non subentri il comma c) dell'art. 102, o un art. 102-bis. Ma per questa realizzazione regolamentare, De Mossi deve convocare la Commissione di revisione del Regolamento e non può, certo, ricopiare le idee di Sunto.

Occorre svegliarsi; mettere la bandiera bianca alle trifore con un semplice messaggio: anche nel 2021 niente tufo in Piazza.

16 febbraio 2021