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La filosofia dello struzzo in Palazzo

Il lavoro, amministrativo e professione, non manca certo a De Mossi ma la questione relativa ai Palii ordinari dell'annata non può essere analizzata con la filosofia dello struzzo. O si affronta direttamente, oppure tutto è destinata a fare "boom" cadendo dal celebre pero.

De Mossi è ormai convinto che, ignorando il problema, lo stesso possa risolversi da solo. Non è così perché, principalmente, Siena non ha i ritmi degli altri scimmiottamenti d'Italia, cui basta chiudere con i dovuti tempi vie e piazze, buttare una palata di terra e concludere una festa senza il contatto interpersonale.

Sappiamo, ma lo sa anche De Mossi, che le cadenze di Siena sono uniche e che gli intrecci delle norme regolamentari non permettono assolutamente che si possa pensare di anticipare un Palio in più agli ordinari.

Le lezioni che nel quotidiano Siena sta ricevendo dalle altre parti d'Italia, non ultima quella che riguarda le Carresi, non sembrano turbare le attenzioni relative alla filosofia dello struzzo, ma è evidente che, con il passare dei giorni, De Mossi si troverà costretto a soluzioni frettolose che ripropongono i celebri "gattini ciechi".

Stupisce, caso mai, che nessuno, del contorno di De Mossi, non abbia ancora trovato una soluzione ideale da offrire allo stesso per farlo uscire dall'angolo verso cui si è diretto, consapevolmente.

L'immagine pubblica di De Mossi, che poi si riflette anche a livello nazionale, non può essere messa in discussione; ma serve la consapevolezza di affrontare con serenità la questione ed anche avere il coraggio, per la seconda volta consecutiva, di arrendersi all'impossibilità di pensare ad annullare il distanziamento sociale.

Forse De Mossi non è ancora al corrente della grave situazione che recentemente si è creata nella città di Siena, di cui è il primo cittadino, in occasione dei comportamenti avvenuti lo scorso fine settimana e che si riproporranno in quello successivo.

Allora, caro De Mossi, non trasformarti in Tuttoattaccato. Così, semplicemente.

4 febbraio 2020