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Le prime Contrade squalificate tra il 1702 e il 1722

Sono ben quattro le Contrade che tra il 1702 ed il 1722 vennero escluse dalla partecipazione del Palio: Aquila, Bruco, Leocorno e Torre. Nel 1702 Bruco e Torre perché, pur essendosi iscritte, non presentarono il cavallo. In quel Palio, infatti, ogni Contrada doveva provvedere direttamente a iscrivere un cavallo proprio, come era avvenuto l'anno precedente.

La squalifica immediata per Bruco e Torre fu di ben 10 anni, che vennero però condonati il 18 giugno dell'anno successivo.

Nel 1717 il Leocorno non prese parte ai festeggiamenti per l'arrivo di Violante a Siena e la Balia decise di squalificare la Contrada, che nell'agosto 1719 ottenne dalla stessa Violante la grazia di cancellare la squalifica.

Altra Contrada sanzionata con l'esclusione dalla partecipazione ad un Palio, con motivazione diretta e contemplata nel Regolamento, è stata l'Aquila.

Si ouò ritenere che l'Aquila sia la prima Contrada in assoluto squalificata a norma regolamentare.

Il Palio di riferimento è quello del luglio 1722 e l'Aquila si rese responsabile di non aver ottemperato all'articolo III del Rergolamento del 1721 che imponeva di "comparire in Piazza" con almeno "il numero di ventiquattro soldati vestiti civilmente".

La norma fu introdotta per la prima volta nel 1702, per poi scomparire nella revisione del 1796.

Comunque, in quel lontano 1722 l'Aquila, nel momento in cui dal Prato di S. Agostino si doveva immettere percorrendo il Casato in Piazza, venne fermata ed allontanata dalla corsa. Una vera e propria squalifica e, ai giorni attuali, scattata in base all'art. 100.

L'esclusione fu decretata dai Giudici della Mossa (Alessandro Bichi e Giovan Battista Bandinelli), cui spettava l'intera organizzazione delle fasi del Corteo. Il Palio venne così corso solo da 9 Contrade come nel 1702.

 30 novembre 2020