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Le regole sono scandite da chi organizza

Quando Pierluigi Piccini, nel dicembre 2000, consegnò un patrimonio organizzativo di prim'ordine (tant'è che gli scimmiottamenti d'Italia sconfinarono anche nelle stanze del Ministero) stabilì non solo la presenza dei mezzosangue sul tufo, ma anche tutta una serie di "regole" sui dati biometrici del cavallo come la circonferenza dello stinco.

Questo vuol dire che  il Comune a stabilire precise disposizioni che consentono di "giocare" al "gioco" del Fallimentone. Così, se De Mossi decide, ancora una volta, di escludere nel 2021 i cavalli che non siano nati in Italia, può tranquillamente escludere quei cavalli che continuano a correre negli Ippodromi sotto l'etichetta di mezzosangue al di sotto del limite del 75%.

E' su queste basi di interpretazione delle regole del gioco che nella prossima settimana verrà pubblicata l'ordinanza di De Mossi, fulcro del Fallimentone 2021.

29 agosto 2020