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Quando De Mossi si inventava il piano B per il Palio in più

Finalmente, con una semplicissima inbtervista, De Mossi ha chiuso qualunque spiraglio autunnale alla possibilità del Palio in più ed anche i timidi tentativi di Lauretta (non mia) si affievoliscono con il passare delle settimane.

E' stata sicuramente per De Mossi una dichiarazione lacerante, in considerazione di tutti i suoi tentativi effettuati da marzo per non innalzare la bandiera bianca in modo definitivo.

Sarà opportuno, allora, ripercorrere un po' le tappe che di volta in volta hanno alimentato, sostenuto dalle fonti di informazione che fanno opinione, l'idea di correre nel 2020 nonostante laq devastante aqzione dell'epidemia.

Va ricordato, prima di tutto, che Siena avrebbe dovuto dare un segnale forte immediatament4e con la chiusura totale dell'Italia; al contrario De Mossi ha preferito la strada dell'illusione sociale.

Comunque, il 18 marzo, con il resoconto successivo, De Mossi lanciava ufficialmente il Piano B, che contemplava lo spostamento di Provenzano a settembre. Privo dell'adeguata competenza dell'ufficietto, che nulla sa al di là del copia-incolla, De Mossi si ritrovò costretto a fare i conti con l'attività del Fallimentone, come è stato spiegato qui.

E già in quell'occasione (20 marzo) si suggeriva di "decidere prima che altri decidano". Continua.

22 agosto 2020