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Fallimentone 2021: comprendere cosa realmente si vuole

De Mossi, unico nella storia di questo segmento paliesco, ha saputo separare l'operatività concreta, con apposita ordinanza, dai consueti copia-incolla del regolamentino, che lo rendevano un insieme di caotiche interpretazioni. Era lo specchio esatto di un'organizzazione dove troppe "penne di gallina" inserivano il proprio marchio: da izyno, a Suor Palio, dal mago maghetto a Poc, con quest'ultimo grande ideatore delle attuali figure che compongono l'ufficietto: soubrette e del dollo.

De Mossi dovrà dimostrare che la felice intuizione dell'ordinanza, nata nel 2019 al suo primo anno di gestione del Fallimentone, non sia stata frutto di estemporaneità.

Ma perché l'ordinanza, che nuove tutto il Fallimentone, sia efficace nel recupero dell'annata persa è indispensabile che De Mossi si chiarisca molto bene le idee e non, ad esempio, riammettere (2020) i cavalli nati fuori Italia dopo averli (2019) esclusi.

De Mossi non può adagiarsi sui consigli né dei capitanini, che non riescono nemmeno a proiettare il pensiero dei fantini; né del suo ufficietto, proiettato da sempre ad accontentare le necessità di fantini e propritari come dimostra l'inserimento dei cavalli stranieri nel 2020.

Al contrario, De Mossi deve impegnarsi a comprendere quali siano gli aspetti che necessitano di approfondimenti e di regole precise. Inutile, come platealmente fanno i capitanini per attirare attenzione con il loro veterano, limitarsi a sventolare l'anticipo dell'attività agonistica. C'è necessità di un radicale cambiamento dell'uso delle piste di Mociano e Monticiano che solo De Mossi è in grado di attuare e senza confrontarsi nemmeno con gli annusatori, i quali non hanno la competenza necessaria per distinguere se un cavallo sia adatto o meno a correre sul tufo.

Ci sarà da togliere di mezzo, ancora una volta, i cavalli che non sono nati in Italia e quei cavalli la cui genealogia è falsata dagli occhi chiusi dell'Unire (oggi Ministero) e che propone puro falsificati come mezzosangue, oppure con una percentuale di sangue inglese superiore di gran lunga al 75%.

Ci sarà da rivoluzionare gli accessi a Mociano, perché con l'attuale panorama equino è inutile far trotterellare cavalli esperti e vittoriosi anche a Mociano. Loro, i cavalli considerati esperti dal curriculum di presenze sul tufo (anche per le provine), dovranno essere destinati solo a Monticiano, con una serie di appuntamenti più raggruppati e con meno corsette da disputare a giornata.

Ed a Monticiano dovranno pure accedere4 quei cavalli che nei trotterelli abbiano dimostrato, anche attraverso il parere dei 17 veterinari ufficiali di Contrada (comma 6 dell'art. 17), quelle necessarie attitudini per poter accedere al tufo attraverso Monticiano.

Insomma, De Mossi è in grado di dividere il percorso di addestramento verso Piazza come nessuno aveva fatto in passato. Ma per far questo deve agire da solo poiché ufficietto, capitanini ed annusatori non hanno mai dimostrato di essere all'altezza delle sue idee che, evidentemente, corrono più veloci.

Dalle pagine di Sunto verrà pubblicata, dopo essere registrata nelle forme di legge come copyright, l'ordinanza necessaria a rendere il Fallimentone adatto alle necessità di Piazza del Campo.

Un'ordinanza a cui non potrà essere applicato il copia-incolla in nessuna forma di concetto; così, semplicemente.

20 agosto 2020