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Sono vivi gli interessi personali in atti pubblici

Le motivazioni ridicole per effettuare il Palio in più sono sempre state una caratteristica di giustificazione; non è il caso di allarmarsi se nel 2021 si volesse, violentando il Regolamento come è sempre stato nei decenni dello scorso anno, promuovere il Palio in più con l'ennesima invenzione.

Non è questo il problema da sottolineare, bensì quello che riguarda i tempi in cui si vuole indire e correre il Palio in più.

Ebbene qualunque sia la scelta che Palazzo vorrà applicare, c'è un grosso macigno che pesa sui due massimi componenti la Giunta: De Mossi e Corsi, quest'ultimo particolarmente legato alle sorti dell'Oca come dimostrano gli atti amministrativi.

Entrambi si trovano apertamente in conflitto di interessi personali in atti pubblici per semplici motivazioni contradaiole.

Se il Palio in più venisse effettuato prima di Provenzano, gli interessi contradaioli appaiono molto, ma molto, evidenti a causa delle squalifiche in essere. Se, al contrario, venisse effettuato post agosto, si tratterebbe ugualmente di intaccare il concetto amministrativo in quanto l'intero iter organizzativo dovrebbe svolgersi al limite tra i due Palii.

La minoranza consigliare ha tempi e modalità opportune per studiare i meccanismi legali contro l'intera Giunta, in quanto non basterebbero le assenze nelle riunioni di Giunta e Consiglio a rendere "legittima" l'intera operazione del Palio in più.

Certo è che se qualche personaggio dell'opposizione si dovesse addormentare ...

18 agosto 2020