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Quella storia che dal 1949 Siena non conosce più

De Mossi pensa, e crede, che il confezionamento delle nuove regole della Festa sia concluso ed ha dato le opportune disposizioni per la pubblicazione del volumetto sul nuovo, e parziale, Regolamento del Palio.

Così facendo De Mossi ha pensato di chiudere un cerchio, che non può rientrare nemmeno in un rettangolo, tante sono le lacune di cui attualmente è dotato.

Mancano concreti esami disciplinari; c'è ancora spianata la possibilità ai deputatini di creare le necessarie condizioni per il tilt della giustizia palkiesca come è avvenuto sia a luglio che ad agosto 2019.

C'è, insomma, da rimettere le mani in alcune una ventina di articoli, oltre, ovviamente, alla nuova concezione di storicità sul Corteo delle patacche.

Ma ci sono altri articoli che denotano l'assoluta povertà storica dei componenti la Commissione, che poco sanno per nulla apprendere. E' così che dal 1949 Siena offende la sua storia attraverso il suo Regolamento e, nello specifico, sugli articoli 4 e 6 decisamente violentati, dal 1949, da qualsiasi componente le varie Commissioni di revisione.

I riferimenti citati nei due articoli sono frutto di assoluta invenzione e preparazione storica. Nella storia della città, e del Palio in particolare, non è mai esistito il "Bando del Magistrato di Biccherna del 21 gennaio 1721 stile senese".

Al contrario esiste il Bando di Biccherna del 10 maggio 1721. Il legislatore del 1949, al pari di quello del 2019, ha sbagliato, citando la data del "21 gennaio 1721 stile senese" quattro elementi: il Bando, il giorno, il mese e l'anno.

Anche con De Mossi questa violenza alla storia senese non ha trovato giustizia. Del resto da un geologo come del collo ci si poteva attendere diversa attenzione?

Un nuovo volumetto vecchio, anacronistico ed incompleto: quando verrà presentato?

12 agosto 2020