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Nuovo bando per i cavalli del Corteo e delle patacche Un nuovo bando per la fornitura dei cavalli per il Corteo è stato reso pubblico ieri con la pubblicazione all'albo pretorio della determina n. 1390, che presenta un'innumerevole serie di interessanti passaggi. Il primo punto da focalizzare è l'esorbitante cifra di appalto della gara. Nella prima determina (la n. 896) si prescriveva la cifra di 87.840 eurini, adesso di ben 109.100! L'aumento della cifra è ben comprensibile, anche se non comprendiamo la divisione nel bilancio degli eurini; 10.980 sono stati impegnati nel capitolo di bilancio del 2020, il restante in quello del 2021. La risposta è semplice e si trova nella lettura di alcuni passaggi del capitolato d'appalto. Nell'art. 1 al punto 4 c'è tutta la chiarificazione dell'aumento, tra i due bandi, consistente in oltre 20 mila eurini. Si legge, infatti: "Nel caso in cui, per propria insindacabile decisione, l'Amministrazione Comunale si determini a disputare un ulteriore Palio nel corso del 2020 o del 2021, l'aggiudicatario della presente fornitura è tenuto a garantire la fornitura negli stessi termini previsti per i Palii del 2021, per il corrispettivo aggiuntivo previsto al successivo art. 3 comma 6"; quest'ultimo riferimento recita così: "In caso l'Amministrazione Comunale decida di disputare un ulteriore Palio nel corso del 2020 o del 2021 oltre ai due indicati all'art. 1 comma 1, al fornitore sarà corrisposto per la fornitura aggiuntiva un importo aggiuntivo pari al 30% dell’importo contrattuale" La scrittura dell'atto è da segno rosso, per la lingua italiana, ma conferma in pieno la volontà di De Mossi nel far disputare il Palio in più o in questo 2020 o nel 2021. Si sono aumentate le cifre tra i due bandi, contenute nelle determine 896 e 1390, proprio per consentire il Palio in più. De Mossi non consoce il Regolamento del Palio. A parte tutto ciò, è da segnalare la componente quattrogiornista che sta illuminando Palazzo. Non si è voluto, infatti, analizzare in pieno una revisione completa del Corteo, togliendo una serie di patacche storiche (quella della cosiddette famiglie nobili ed anche le pseudo Contrade soppresse, per far risparmiare (tanto) la comunità senese nel prossimo rinnovo dei costumi. Ne riparleremo. 4 agosto 2020
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