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Tempo perso con De Mossi per quel limite appena superiore al 31%

Usciti, grazie all'allora Sindaco Piccini, dalla porta i purosangue, diretti ed oltre (abbondantemente) quella soglia stabilita del 75%, rientrano in Piazza dalla finestra, per l'esattezza dal Chiasso Largo.

Con De Mossi, e l'attuale ufficietto che tende a nascondere le carte, i purosangue, travestiti anche per il Ministero da mezzosangue, potranno avere vita lunga almeno finché De Mossi continuerà a dirigere le sorti di Palazzo.

Un dato è certo: De Mossi, che nel 2019 aveva messo alla porta i cavalli francesi, come primo gradino di una oggettiva valutazione del mezzosangue puro (quello cioè nato in Sardegna), e poi li riammette stranamente, non rappresenta una garanzia per rendere definitivamente libero il tufo dal galoppo dei purosangue.

Sia detto subito, comunque, che se un purosangue viene addestrato con attenzione per Piazza, non esistono problemi per il suo adattamento; i puro rappresentano soggetti molto più affidabili dei mezzosangue a fondo arabo, che, sia Roghi che Ciampoli, volevano imporre al mondo paliesco, trovando in izyno e Poc punti di riferimento precisi.

Il limite di sangue inglese inferiore al 25% è la certificazione entro la quale corrono i binari dei mezzosangue; oltre questo limite si tratta di cavalli più insanguati e, per questo, non conformi al dettato amministrativo.

Il 31,25% di sangue arabo, che la matematica attribuisce ad un'interminabile serie di soggetti e stalloni, necessita di approfondimenti che solo a Siena possono essere eseguiti, attraverso una semplice norma che eliminerebbe di diritto qualsiasi partecipazione all'attività paliesca.

Basterebbe, per divertirsi un po', vedere come un 30,28%, ad esempio, di sangue arabo si trasformi velocemente in un 12,2% per rendersi conto di quale panorama attualmente ci troviamo di fronte.

Il mondo equino della Sardegna nel passato, anche recente, ci ha fatto assistere, ed insegnato, a trucchetti che trasformavano, per concomitanza di box, un purosangue direttamente in mezzosangue, ma desso la situazione è modificata con più possibilità di controlli all'origine del prodotto; anche se, naturalmente, all'ambiente sardo niente e nessuno può insegnare.

Il tufo di Siena necessita non certo di un millimetro in più o in meno e, forse, nemmeno di una percentuale rigorosa della percentuale di sangue arabo. Necessita, al contrario, di certezze che, al momento, De Mossi, con il suo ufficietto, non hanno saputo dare.

13 luglio 2020