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Una prima letterina al nuovo Prefetto

La necessità, per la Festa ed il mondo contradaiolo, di saper gestire le "presentazioni" con il nuovo Prefetto è di fondamentale importanza. Siamo in un periodo di tregua assoluta per l'attività sul Campo, per cui il tempo di preparare adeguatamente il welcome non può essere bruciato da irresponsabili comportamenti da quattrogiornisti.

Già con il Prefetto Gradone si era assistito dall'allora onorandone (attualmente onorandino della Torre) ad un impatto pacchiano e, purtroppo, il presentimento con l'attuale onoranone (che fa anche l'onorandino del Drago) è che ci si trovi di fronte ad analoga situazione. L'augurio è che venga studiato con attenzione il disciplinare del welcome, comprese parole e frasi che dovranno essere imparate un po' a memoria.

Comunque, da parte nostra, l'arrivo del nuovo Prefetto Maria Forte non può che essere considerato come una nuova ventata di assoluta positività. Esistono tanti problemi da affrontare sulla cosiddetta "sicurezza in Piazza" che il nuovo Prefetto dovrà esaminare ed approfondire, magari senza farsi condizionare troppo dalla corte che dimora nell'ex-casa di Violante.

La questione relativa agli "altoparlanti del panico", una volta che il Prefetto Forte ne sarà messa a conoscenza, dovrà essere affrontata per evitare frittate umane al primo gracchiare degli altoparlanti. Già l'allora Prefetto Saccone si dimostrò assolutamente contrario, e apertamente in contrasto con le delibere di Palazzo diretto da Brunino Nostro.

Ciò che ci auguriamo è che il Prefetto Forte, magari scuriosando con questi nostri precedenti interventi risalenti al 2016 (questo, poi questo, infine questo), si mettesse in contatto a Milano con il Prefetto Saccone per avere un'illustrazione completa dell'intera problematica.

Noi, certamente, continueremo a tenerla informata.

10 luglio 2020