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Ecco come smontare la Sentenza della Cassazione

Smontare i due appelli delle rispettive Procure, di fronte alla Corte d'Appello di Torino e a quella di Firenze, significa aprire nuovi solchi a difesa del Palio e, al tempo stesso, permettere al Comune l'impostazione di nuove ordinanze organizzative, con un nuovo ufficietto, atte a definire con maggiore rilevanza il concetto di salvaguardia equina.

Se alle due sentenze delle Corti d'Appello si aggiunge poi quella, abbastanza recente, della Corte Costituzionale sulle Carresi, il quadro si arricchisce in modo concreto ed obbligherà De Mossi a riformulare l'intero quadro delle ordinanze, iniziando con un nuovo "confezionamento" sull'uso delle sostanze consentite nell'arco paliesco.

Abbattere i concetti, richiamati copiosamente dalla Procura di Siena, e contenuti nella Sentenza della Cassazione n. 5235, deve essere un obiettivo primario, non certo per "aiutare" Capitanbruschelli, ma per salvaguardare il Palio trascinato dal PM Faina in un procedimento penale da cui la Festa, attraverso proprio Capitanbruschelli, dovrà uscirne più rafforzata di prima.

Va sottolineato anche che De Mossi, come avvocato di  Capitanbruschelli nel processo di Asti, ha consegnato proprio la sentenza del Giudice Costantini tra le carte che hanno contribuito ad assolvere lo stesso Capitanbruschelli; per cui uno studio accurato delle carte dei due PM non può produrre che effetti positivi.

La sentenza 5235 riserva tre, dei suoi dodici punti, alla pratica del doping in occasione delle gare ippiche ed il PM Faina ha estrapolato dal contesto ciò che riteneva potesse adattarsi all'attività del Fallimentone. A nostro parere questa estrapolazione, ed i sei riferimenti fatti alla Sentenza 5235, costituisce una palese forzatura per far quadrare un cerchio, la cui circonferenza è sfuggita dai profili di indagine.

C'è, infatti, da evidenziare certi passaggi che il PM rivolge all'eventuale somministrazione di sostanze non consentite specialmente a Mocambo, richiamando il giudizio degli annusatori in occasione della corsetta a Monticiano del 24 maggio 2016, con al canape Enrichetto da Vagliano.

Ebbene, a dimostrazione che il PM non ha effettuato indagini approfondite limitandosi solo a richiamare il giudizio degli annusatori (che sulla prestazione di Mocambo la definirono "buona") va osservato accuratamente il filmato di quella prova dove Enrichetto resta al canape, trotterella per i tre giri in ultima posizione e mai si sforza di raggiungere il penultimo in corsa.

Il fatto che quel meraviglioso gruppetto di annusatori (addestrati dal mago-maghetto) abbia definito buona la prova Mocambo, partito ultimo, trotterellando sempre per tutti i giri, non può colmare la lacuna investigativa del PM, alla quale bastava solo dare un'occhiata al filmato per rendersi conto che certe valutazioni, su cui lei stessa ha basato le accuse, degli annusatori erano solo valutazioni di persone non capaci nell'esprimere giudizi tecnici.

Per il momento ci fermiamo qui; l'argomento è troppo importante per scrivere tutto in un semplice passaggio.

8 luglio 2020