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Altoparlanti del panico. Perché non fare un interpello legale?

L'eredità che i due ultimi onorandini in essere, l'onorandino attuale del Drago e quello della Torre, ha consentito, con il placet dei due ultimi Sindaci, Brunetto nostro e De Mossi, che venissero installati sui merli di Palzzo gli altoparlanti del panico la cui funzione, una volta attivati, servirà solo per una tragedia già perfettamente annunciata da tempo.

Le disposizioni impartite da Prefetto e Questore hanno trovato nelle massime figure rappresentative del monto contradaiolo (i due onorandoni) e di quello amministratuivo (i due sindaci) degli alleati completamente appiattiti e che non sono riusciti a far comprendere la pericolosità dell'eventuale azionamento in una Piazza con 30 mila persone.

Non ci sono riusciti solo perché hanno avuto timore di contrastare una decisione imposta da chi, evidentemente, non ha ben chiari i confini di pericolosità che il gracchiare degli altoparlanti del panico potrà produrre.

Sarebbe opportuno, a nostro avviso, che della questione fossero interpellati organi senza dubbi più competenti e professionali di quelli che, purtroppo per la città di Siena, hanno occupato la stanza dei bottoni. Un interpello che dovrà rispondere ad un quesito molto semplice: azionare gli altoparlanti all'improvviso può scatenare il panico in una spazio ristretto e chiuso com'è quello di Piazza del Campo?

Un interpello che dovrà essere un punto di partenza in vista delle prossime elezioni amministrative da parte dei candidati ... tutti nuovi.

28 maggio 2020