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Troppo spazio alla coreografia non istituzionale

La pubblicazione dell'atto di Consiglio comunale, con il quale viene solo preso atto dell'annullamento dei Palii 2020, è stata affissa all'Albo Preotrio, ma non offre spunti, al momento, degli interventi dei vari consiglieri essendo costellata dei relativi omissis.

Resta un atto passato in silenzio e che, al contrario, avrebbe permesso un impatto di risonanza mondiale se De Mossi non solo l'avesse assunto con larghissimo anticipo, ma se non avesse offerto l'opportunità all'onorandone di comunicare al mondo l'annullamento della stagione paliesca 2020.

La portata storica della decisione unanime, un solo astenuto e non se ne conosce la motivazione ufficiale, da parte del Consiglio comunale doveva essere gestita con ben altre cadenze ed ha dimnostrato tutta la carenza istituzionale della comunicazione. Non è un caso che il po Poc sia, finché dura De Mossi, dirigente della comunciazione di Palazzo.

Se poi si considera il fatto che l'ufficetto non aiuta certo De Mossi, mancando il copia-incolla per l'annullamento, si comprende come la risonanza che ha avuto lo stop ai Palii 2020 sia passata attraverso semplici dichiarazioni, con tanto di lacrimucce nella tonalità dell'onorandone e di De Mossi, e non su un atto istituzionale vero e proprio.

Non ci sarà, comunque, una seconda possibilità.

Così, semplicemente.

25 maggio 2020