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Spunti regolamentari

In uno dei suoi commenti, Pierluigi Piccini ha affrontato contemporaneamente una serie di argomenti regolamentari che richiamano attenzione. Dice in sostanza Piccini che le Contrade da sole hanno deciso di non correre e che, stante la carenza normativa, risulti obbligatorio un intervento della Commissione, magari, aggiungiamo noi, con uno specifico atto di domani da parte del Consiglio.

Piccini fa riferimento, di passaggio, anche all'ultimo comma dell'art. 6, là dove il Comune obbliga le Contrade rinunciatarie a raggiungere con sorteggio quota dieci.

Necessarie alcune precisazioni. Prima di tutto i 17 onorandini non hanno avuto, né ricevuto, dalle rispettive Assemblee alcun mandato di rinuncia all'effettuazione dei Palii 2020, trattandosi di consultazioni sullo stato in essere. Gli onorandini, infatti, per due volte sono stati investiti della situazione, ma non risulta che nessuno dei 17 abbia mai pensato di dialogare o con i propri vertici, o con il popolo. Perché se si dovesse ritenere che la decisione dell'annullamento 2020 fosse dipeso da soli 17 personaggi, risulta evidente la stonatura sia amministrativa che contradaiola.

Proprio sull'art. 6 si potrebbero inserire i necessari passaggi che prevedano sia l'abolizione dell'obbligo del sorteggio sulle Contrade rinunciatarie, sia la strada da seguire in caso di annullamento per qualsiasi motivo.

18 maggio 2020